Qual vaga Filomela, che fuggita
è da l'odiata gabbia, e in superba
vista sen va tra gli arboscelli e l'erba,
tornata in libertate e in lieta vita;
er'io da gli amorosi lacci uscita,
schernendo ogni martìre e pena acerba
de l'incredibil duol, ch'in sè riserba
qual ha per troppo amar l'alma smarrita.
Ben avev'io ritolte (ahi s